I mostaccioli sono morbidi biscotti ricoperti di cioccolato tipici della tradizione napoletana. Sono detti anche “mustaccioli” nella lingua del capoluogo campano. Sono anche dei dolci tipici della tradizione natalizia dell’Irpinia. Il termine deriva dalla parola mosto e secondo la tradizione questi dolci si preparano l’8 dicembre e accompagnano tutti i pranzi e le cene delle festività natalizie. La ricetta è molto antica e risale al periodo dell’Antica Roma. Infatti, il nome deriva dal latino “mustaceum”, cioè una focaccia dolce preparata con il mosto d’uva cotto su foglie di lauro. In epoca romana i mostaccioli erano offerti agli invitati prima della partenza, come segno di attenzione verso l’ospite.
I mostaccioli sono stati descritti per la prima volta dall’autore latino Catone nella sua opera “De Agricoltura”. In questo testo lo scrittore parla di piccole focacce dolci dette “mustacei” a base di farina, mosto e anice. Nei testi che risalgono all’epoca tardo-medievale, si parla invece dei “mostazoli” e anche questi erano preparati con il mosto cotto.
Nel corso dei secoli, la preparazione di questo dolce si è poi arricchita di numerosi ingredienti modificando la ricetta originaria. Infatti nella versione napoletana non c’è più il mosto, ma cioccolato, miele, zucchero, cacao, cannella, farina, acqua e mandorle tostate. I mostaccioli possono essere preparati con largo anticipo e si possono servire durante l’intero periodo delle feste. Il famoso cuoco Bartolomeo Scappi sosteneva che “sono sempre migliori il secondo giorno che il primo e durano un mese nella loro perfezione”.
Ecco la ricetta completa https://www.youtube.com/watch?v=Y8wLgNRpN6I