Nel nostro paese, l’8 dicembre, festa dell’Immacolata, è tradizione allestire non solo il presepe, ma anche addobbare l’albero di Natale, il tipico abete. In ambito pagano si fa risalire ai Druidi, i sacerdoti Celti, che fecero quest’albero come simbolo di vita e lo onoravano in varie cerimonie. Con l’avvicinarsi dell’inverno, gli abeti venivano tagliati e addobbati con nastri, fiaccole, piccole campane e animaletti votivi, per propiziarsi il favore degli spiriti. Oltre ai Celti, anche i Vichinghi dell’estremo Nord dell’Europa, seguivano il culto dell’abete. In questo caso però l’albero era rosso, perché era capace di poteri magici. Gli alberi venivano tagliati, portati a casa e decorati con frutti, per ricordare la fertilità che la primavera avrebbe portato. Anche i Romani, il primo giorno del mese di dicembre, usavano regalarsi un rametto di una pianta sempreverde come augurio di buona fortuna.
Le origine religiose, invece, si rifanno ai cristiani. L’albero per loro è il simbolo di Cristo e della vita. La Bibbia parla di quest’albero che rappresenta il bene e il male che crescevano dell’Eden. Nella notte in cui si celebra la nascita di Cristo, l’albero posto al centro del giardino dell’Eden, diventa anche l’albero intorno al quale l’umanità ritrova il perdono. Secondo alcuni studiosi, invece, i cristiani scelsero l’abete per la sua forma triangolare che rappresenta la Santa Trinità.
Tuttavia, nel 1611 la Duchessa di Breg fece addobbare il primo vero albero di Natale in Germania. Secondo la leggenda, aveva fatto adornare il suo castello per festeggiare questa festa. Quando si accorse che un angolo di una delle sale dell’edificio era rimasto completamente vuoto. Così un abete del giardino del castello venne trapiantato in un vaso e portato in quella sala. In Francia, invece, il primo albero di Natale fu addobbato nel 1840 dalla duchessa d’Orleans. I cattolici, infatti, dopo la riforma di Martin Lutero, consideravano un’usanza protestante quella di decorare alberi per celebrare il Natale. I prussiani a contribuirono alla sua diffusione all’interno dei paesi non toccati dalla riforma di Lutero.
In Estonia, a Tallin, nel 1441, fu eretto un grande abete nella piazza del municipio Raekoja. Intorno a questo, uomini e donne non sposati ballavano per cercare un’anima gemella. La tradizione continuò in Germania a partire dal XVI secolo. Infatti, nel 1570 si racconta di un albero decorato a Brema con mele, noci, datteri e fiori di carta.
Secondo alcune ricerche, lo statunitense Edward H. Johnson è il padre dell’albero natalizio come lo conosciamo. Johnson era socio del famoso inventore Thomas Edison. Utilizzò per la prima volta delle luci elettriche per addobbare l’albero della propria abitazione nel 1885. Appena dieci anni dopo, nel 1895, anche la Casa Bianca si dotò del proprio albero natalizio addobbato con luci elettriche. È così che l’albero di Natale è entrato nelle case di tutti noi. Con i suoi colori e accessori rende felici bambini e adulti e ci prepara a respirare l’atmosfera della magia del Natale.