L’Irpinia è una terra ricca di sapori forti e autentici. Durante le feste di Natale un piatto che non può mancare è l’insalata di rinforzo. Questo è un piatto storico che molti dicono essere di buon auspicio perché ricco e sostanzioso. Esistono diverse varianti di questa ricetta, ma tra gli ingredienti basilari ci sono sicuramente il cavolfiore, olive e sottaceti.
Il piatto discende da un’insalata natalizia descritta nel 1800 da Ippolito Cavalcanti nel suo libro “Cucina teorico-pratica”. Man mano che si consumano i vecchi ingredienti, l’insalata va “rinforzata” con dei nuovi.
Questa insalata è presente per tutto il periodo natalizio fino a Capodanno. Man mano gli ingredienti base come cavolfiore, papacelle, olive, capperi e acciughe vengono rinforzati nei giorni successivi con nuovi ingredienti, tipo il baccalà.
Un’altra ipotesi è che il nome sia collegato alla presenza dell’aceto e del sale delle acciughe, ingredienti che “rafforzerebbe” il sapore del cavolfiore. Altri sostengono che “rinforzo” sia riferito al forte appetito che questo piatto stimola. Ma in realtà ad essere rinforzata non è né l’insalata né l’appetito. Secondo la tradizione, la cena della Vigilia di Natale doveva essere leggera e magra, costituita solo da spaghetti e piatti a base di pesce. L’insalata, allora, non faceva altro che “rinforzare” questa cena rendendola più nutriente.