La “Maccaronara” è uno dei primi piatti tipici della tradizione dell’Irpinia. In particolare la troviamo nei comuni di Castelfranci, Montemarano e Castelvetere sul Calore. La ricetta si tramanda da generazioni e più che una semplice tipologia di pasta, la “maccaronara” è un’antica tradizione irpina. E’ caratterizzata dal duro lavoro contadino nei campi, seminati tutti a granturco, e dalle massaie. Queste donne si distinguono per la schiena inarcata, perchè già dalle prime ore dell’alba lavorano sul loro “tompagno”. Questo strumento ha un nome dialettale ed è la tipica spianatoia dedita all’impasto di acqua e farina.
Gli ingredienti principali per la “maccaronara” sono appunto farina di grano duro e acqua. La preparazione è rigorosamente a meno. Occorre infatti impastare questi semplici ingredienti fino ad ottenere un impasto duro. La sfoglia che si ottiene dall’impasto viene prima tirata con il matterello classico e poi tagliata con un secondo tipo di matterello scanalato. Questo è chiamato appositamente “maccaronara”, realizzato in legno oppure in bronzo. In questo modo si ottiene una forma di pasta simile agli spaghetti, ma molto più doppia.
Le strisce di pasta di solito sono accompagnate da un sugo rosso e insaporite dai tipici “mugliatielli” irpini, ossia le interiora degli agnelli. Le massaie, poi, erano solite usare vari prodotti di stagione, come ceci, baccalà, carne di maiale, funghi porcini e tartufi neri.