Montella è uno dei borghi più antichi dell’Irpinia. Situato all’interno del Parco dei Monti Picentini. La caratteristica principale di questo borgo è la presenza del verde: Montella, infatti, ha un’estensione territoriale di 83,32 km², ma solo lo 0,96% del territorio è occupato dal centro urbano. La restante parte è formata da boschi, zone di pascolo e, soprattutto dai castagneti. In poche parole, questo paese è sommerso nel verde, tra montagne e vallate, corsi d’acqua, cascate e sentieri immersi nei boschi. Anche l’altitudine varia molto: il borgo si trova a 560 metri s.l.m. ma la punta delle sue vette arriva anche oltre i 1600 metri, come nel caso del Monte Accellica, posto al confine tra la Provincia di Avellino e quella di Salerno. Proprio da questo monte, poi, nasce la sorgente del fiume Calore, che proprio dal territorio di Montella parte con il suo corso fino a diventare uno dei maggiori affluenti del Volturno. Grazie alla fitta presenza di acqua, costituita da varie sorgenti, Montella è anche tra i principali fornitori tra coloro che alimentano l’Acquedotto Pugliese. Per quanto riguarda la sua geografia, è posto nella parte alta dell’Irpinia e confina con i comuni avellinesi di Serino, Volturara Irpina, Montemarano, Nusco, Bagnoli Irpino e Cassano Irpino, e con i comuni salernitani di Giffoni Valle Piana ed Acerno. L’etimologia del nome sembrerebbe provenire da Monticulus o Montillus, da cui Montilla, Motilla e infine Montella: deriva chiaramente da “monte”, nel senso di “colle fortificato”. Gli abitanti, detti montellesi, superano le 7.500 unità e come santo patrono hanno san Rocco che festeggiano il 15 e 16 agosto.
Storia
La storia di Montella è lunghissima e molto diversificata. Già nell’Età del Bronzo, verso il III millennio a.C., la zona era frequentata e ciò si è potuto dedurre dai ritrovamenti archeologici effettuati in zona. Intorno al 500 a.C. alcune tribù sannitiche si stanziarono nella parte bassa rispetto all’abitato moderno, iniziando a svilupparne anche fitte reti commerciali con le altre tribù locali e con le zone costiere della Magna Grecia. Dopo le guerre sannitiche, Montella divenne un municipio romano ma sarà nel Medioevo che il Comune vide uno sviluppo notevole diventando sede di un importante gastaldato vista la sua posizione strategicamente favorevole, posta ai confini tra il principato di Salerno e quello di Benevento. Un notevole posto di guardia dell’epoca medievale era il Castello del Monte. Dopo lo sviluppo altomedievale, databile al V-VI secolo d.C., Montella fu poi dominata dai normanni, diventando contea e feudo dei De Tivilla e dei d’Aquino. Proprio sotto il controllo di Tommaso II d’Aquino, nel 1222, Montella fu visitata da Francesco d’Assisi che dimorò nei pressi del bosco di Folloni. Il frate lasciò lì dei monaci con il compito di convertire i ladri che infestavano quei luoghi e così sorse il monastero di San Francesco a Folloni. Altro periodo di notevole importanza è stato quello della dominazione aragonese ed in particolare della famiglia dei conti Cavaniglia, che fecero vivere un periodo di grande splendore al paese. Anche più avanti, nel periodo borbonico, grazie sempre alla posizione strategica di confine tra il Principato Ultra e il Principato Citra, Montella ha avuto un ruolo di protagonista. Qui soggiornò Giuseppe Bonaparte e montellese fu Michelangelo Cianciulli, politico conosciuto per aver promulgato le leggi eversive della feudalità, che sancirono la fine di questo sistema anche a Montella. Durante il ventennio fascista, Montella fu più volte visitata dal principe Umberto di Savoia, ospite del convento francescano. Di Montella era anche Giovanni Palatucci, medaglia d’oro al merito civile e considerato “Giusto tra le Nazioni” per la sua opera di salvataggio di numerosi ebrei durante il suo periodo di Questore di Fiume, azione che gli costò l’internamento nel campo di concentramento di Dachau dove morì. A Montella si narra che Jacopo Sannazzaro abbia scritto, ospite di Troiano I Cavaniglia, la sua Arcadia, ispirato dai monti Picentini. Oggigiorno, questo borgo rappresenta un’eccellenza della Provincia di Avellino, un connubio tra arte, storia e Natura quasi perfetto, in un luogo che lascio spazio ad ogni tipo di visitatore. Sono tantissime le attrattive artistiche e paesaggistiche che sono presenti a Montella: oasi naturali, boschi, cascate, conventi, palazzi signorili, resti medievali ed anche più antichi. Tutti segni di una storia lunga secoli.
Cosa vedere
Tra le attrattive principali da non poter perdere in un viaggio qui, ci sono:
Il complesso monumentale del Monte: il sito è posto in una posizione dominante rispetto all’abitato odierno ed è composto dal Castello Angioino, di origine longobarda, dalla chiesa di Santa Maria del Monte, risalente al XVI secolo e dall’ex monastero francescano databile al XVI secolo. Il tutto circondato da pura tardomedievali.
Il convento di San Francesco a Folloni: considerato come monumento nazionale, fu fondato nel XIII secolo dopo la visita di questi luoghi dello stesso San Francesco d’Assisi. Conserva al suo interno una reliquia attribuita ad un miracolo operato dal santo e le spoglie di Diego I Cavaniglia. Oltre a questo il complesso monastico conserva delle pregevoli architetture ed opere d’arte, come il “monumento degli innamorati”.
Altopiano di Verteglia: posto a 1230 m.s.l.m. offre la possibilità di immergersi totalmente nella Natura incontaminata. Ricoperta di faggi e da pascoli estivi, qui si trova anche un caseificio ed un’antica chiesa trasformata in un rifugio.
Oltre alla già citata Sagra della Castagna, ci sono altri momenti importanti di integrazione a Montella. Tra questi vanno ricordati: lo spettacolo “Francesco d’Incanto” la manifestazione che coniuga spiritualità, arte, musica e gastronomia nella suggestiva cornice francescana di San Francesco a Folloni, la festa del Santissimo Salvatore e la festa di Santa Maria delle Grazie.
Info
Per poter raggiungere Montella:
In autostrada con l’automobile:
Percorrendo l’autostrada le uscite più vicine al centro di Montella sono:
Uscita Avellino Est | A16 Autostrada dei Due Mari A16 | Napoli-Canosa |
Uscita Lancusi | A2 autostrada del Mediterraneo | Salerno-Reggio Calabria |
Uscita Mercato S. Severino | A30 autostrada A30 | Caserta-Salerno |
Uscita Salerno Centro | A3 autostrada A3 | Napoli-Salerno |
Provenendo da strade ad alto scorrimento le uscite più vicine sono:
Uscita Serino | RA2 raccordo A2 | Avellino-Salerno |
Uscita Solofra | RA2 raccordo A2 | Avellino-Salerno |
In auto :
Per il calcolo del miglior percorso stradale per come andare a Montella è sufficiente proporre il luogo della partenza del viaggio.
In treno:
Per arrivare a Montella in treno la soluzione migliore è utilizzare un treno con destinazione o fermata a:
Stazioni con classe almeno Silver:
Stazione di Avellino, 83100 Avellino AV, Italia
Stazione di eboli
Oppure è possibile utilizzare le stazioni Platinium di :
Stazione di salerno
In stazione è possibile usufruire di bus e di servizi navetta per arrivare alla propria destinazione, per cui con il treno, Montella è collegata con tutte le principali città italiane.
Tra i ristoranti consigliati per il ristoro “La Faja”e “Pepenero”.
Tra i luoghi di pernottamento consigliati “Horse House” e “Lo Campo”.