Punta d’orgoglio di Avellino è il vino Grego di Tufo che ha ottenuto il riconoscimento DOP e DOCG. È un vino dalla tipicità inimitabile, affermato in tutto il mondo, con profumi che ricordano la pesca e la mandorla amara. Questo vino è prodotto in un’area che comprende i comuni della provincia di Avellino. Questi sono: Tufo, Altavilla Irpina, Chianche, Montefusco, Prata di Principato Ultra, Petruro Irpino, Santa Paolina e Torrioni. Il territorio di produzione del Greco di Tufo è compreso tra il Parco regionale del Partenio e la valle del fiume Sabato. Probabilmente gli abitanti autoctoni già coltivavano la vite quando in zona giunsero i colonizzatori greci, ma la prima traccia storica della viticoltura risale al I secolo a.C. Si tratta di un affresco di Pompei dove si legge “vino Greco”. La sua diffusione parte dalle pendici del Vesuvio per arrivare nell’avellinese dove prende appunto l’appellativo Greco di Tufo.
Questo vino si ottiene dalle uve del vitigno Greco, l’Aminea Gemina di cui hanno parlato i Georgici Latini, importata dalla Tessaglia dall’antico popolo dei Pelasgi, prima dell’era cristiana. Catone, Varrone, Virgilio e Columella hanno scritto di questo vitigno e del suo vino, che rappresenta una delle massime espressioni della tradizione vitivinicola italiana.
Questo vino è realizzato grazie a uve sane e mature che sono poi vinificate e trasformate in vini eleganti e ricchi di aromi. Ha un colore paglierino o giallo dorato, un odore gradevole e un sapore asciutto. Si può abbinare a crostacei arrosto e salsati, piatti raffinati a base di pesce nobile alla griglia, zuppe di pesce in bianco, frutti di mare, spigola e funghi.